Telefono Giallo è il servizio di “helpline” di Bambinisenzasbarre che fornisce informazioni e consulenza psicologica alle famiglie nella difficile fase che segue l’arresto di uno o entrambi i genitori e durante la detenzione (attivo dalle 10:00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì).
Se siete familiari o parenti dei detenuti e non sapete come spiegare ai bambini che uno dei due genitori è in carcere; avete bisogno di supporto per mantenere la relazione a distanza o di orientamento e sostegno per il primo ingresso in carcere, chiamate o scrivete un sms o WhatsApp al numero 392.9581.328 o una e-mail a telefonogiallo@bambinisenzasbarre.org.
Chiamate o scrivete un sms o WhatsApp al numero 392.9581.328 o una e-mail a telefonogiallo@bambinisenzasbarre.org.
Telefono Giallo è attivo dalle 10:00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì
Potrete ricevere ascolto, assistenza, supporto piscologico e risposte specialistiche dalle professioniste di Bambinisenzasbarre.
Il Telefono Giallo è anche un servizio di consulenza per gli operatori sociali, penitenziari o del Terzo Settore, sui temi della tutela e del mantenimento della relazione figli-genitori detenuti e della trasformazione delle procedure di accoglienza in carcere, secondo le linee guida della “Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti”, unica in Europa.
Il servizio Telefono Giallo si avvale dell’esperienza e delle competenze del gruppo di psicologi di Bambinisenzasbarre, acquisite in 20 anni di buone pratiche presso gli Istituti penitenziari della Lombardia e in rete sul territorio nazionale.
HANNO DETTO AL TELEFONO GIALLO
“Con sua figlia va molto bene. Ma la sua ex moglie dice che la figlia deve stare a dieta. Secondo lui è solo leggermente un po’ più in carne. E non sa come rinnovare il permesso di soggiorno.”
“I figli chiedono sempre più di papà, soprattutto la piccola che fa tante domande e ha iniziato a mangiarsi unghie e polpastrelli. Il più grande è introverso ma si vede che non sta bene. Sentono papà settimanalmente in videochiamata ma non è mai abbastanza e non sempre i figli hanno la giusta attenzione e voglia.”
“Il primo periodo senza il mio compagno è stato molto difficile. I bambini non volevano parlargli. In quel periodo i bambini non obbedivano e andavano male a scuola. Adesso sembra sembra andare tutto meglio. Fanno i compiti, prima si rifiutava. È meno disobbediente e va meglio a scuola. Le maestre hanno elaborato per lui un piano didattico personalizzato.”
“I bambini non sanno dov’è il papà. Ma credo che mio figlio più grande lo abbia capito. Ho capito che fa fatica a parlare con il papà. il papà teme che si stia affievolendo il loro rapporto.”
“A maggio dovrebbero terminare i suoi domiciliari. Dice che è stato molto difficile non poter fare nulla con loro, andare al parco o prendere un gelato. E inventava delle scuse per giustificare questa sua impossibilità. Ora però ha deciso di parlare ai figli del fatto che non può uscire di casa perché ha commesso degli errori.”
“Abbiamo festeggiato il compleanno del nostro piccolino. Il rapporto con la sorella è di “amore e odio”. Sono molto diversi tra loro. Carla è solitaria e non ama il contatto fisico ad eccezione di alcuni momenti come prima di addormentarsi. Da quando non c’è il papà i bambini dormono con me.”
IL PROGETTO “TELEFONO GIALLO” è SOSTENUTO COL CONTRIBUTO DI:
IL PROGETTO “TELEFONO GIALLO” è STATO SOSTENUTO COL CONTRIBUTO DI: