Si avvia verso la conclusione il progetto Sistema Spazio Giallo negli istituti di Matera e Napoli (Poggioreale e Secondigliano).
Il punto di riferimento del progetto per lo sviluppo del Sistema Spazio Giallo è la Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti, firmata nel 2014 dal Ministero di Giustizia, dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’adolescenza e da Bambinisenzasbarre e rinnovata nel 2021.
Il Sistema Spazio Giallo è un progetto di accoglienza e di sostegno alla genitorialità e di cura delle relazioni familiari nel loro complesso. Nasce come realtà strutturata di accoglienza, ascolto e attenzione a tutto il nucleo familiare e funge da laboratorio permanente di sensibilizzazione del personale penitenziario.
L’intervento di Bambinisenzasbarre Ets nelle tre carceri, grazie al sostegno dell’8 per Mille della Chiesa Valdese, si basa sulle seguenti attività:
Spazio Giallo per l’accoglienza delle famiglie dei detenuti e dei minori in carcere a Matera Poggioreale e Secondigliano.
Gruppi di Parola con genitori detenuti.
Colloqui individuali con i genitori detenuti.
Colloquio riservato genitore-figlio.
Lo Spazio Giallo – già presente nelle carceri di Poggioreale e Secondigliano, è stato realizzato anche a Matera dove è stato individuato e allestito un nuovo ambiente – è il luogo dove i bambini vengono accolti e si preparano all’incontro con il genitore detenuto, assistiti da operatori specializzati di Bambinisenzasbarre, ma anche il luogo dove costruire nel tempo relazioni e percorsi di sostegno e accompagnamento alla difficile esperienza del carcere con i genitori detenuti e con i genitori liberi o gli altri familiari.
I Gruppi di parola sono incontri di gruppo periodici tra genitori detenuti, all’interno del carcere. I detenuti, guidati dai professionisti di Bambinisenzasbarre, durante gli incontri, affrontano il tema della paternità, si confrontano e condividono esperienze ed emozioni con chi si trova nella stessa situazione. Considerato l’alto valore che viene dato al gruppo come strumento di lavoro, ai genitori che chiedono di partecipare è richiesta una forte motivazione a garanzia della loro presenza per tutta la durata del percorso, così da permettere la costituzione di un gruppo coeso. Il “Gruppo di parola” stimola la responsabilizzazione del detenuto rispetto a un impegno delicato e costante, spronando altresì la partecipazione ad attività che hanno un valore trattamentale.
Il Colloquio individuale è uno strumento di sostegno alla genitorialità in carcere, da cui iniziare il percorso personalizzato di accompagnamento e presa in carico della singola “storia”. L’attenzione è rivolta alle situazioni di fragilità e si attiva un sistema di monitoraggio dei bisogni della famiglia con azioni che coinvolgono la comunità esterna (scuola, agenzie educative) e i servizi psicosociali del territorio. La ricaduta è sui figli e sulla famiglia in una prospettiva di reinserimento socio-familiare. Promuovere e sostenere le capacità individuali dei soggetti coinvolti consente di assumere un ruolo attivo e responsabile nei processi decisionali della propria famiglia e nel percorso di crescita dei propri figli. Aumentare la consapevolezza del proprio ruolo di padre e dei bisogni dei propri figli durante la detenzione aiuta ad affrontare la separazione, a gestire emozioni e preoccupazioni, ma soprattutto a tornare ad essere un riferimento significativo per i figli, anche in carcere, per ridurre il più possibile l’effetto dell’assenza paterna sulla loro crescita.
Il Colloquio con papà prevede incontri tra genitore detenuto e figlio in cui la relazione possa esprimersi senza la presenza-interferenza di altri parenti adulti, di solito, presenti nei colloqui ordinari. Il Colloquio con papà è una modalità efficace di sostenere la relazione genitoriale ed è in grado di rispondere a pieno all’esigenza dei minorenni pre-adolescenti e adolescenti di stabilire una relazione diretta ed esclusiva non solo con il genitore con cui vive, ma anche con quello da cui è separato, assolvendo il compito di prevenzione sociale specifico di questo intervento. Nell’ambito dell’incontro esclusivo genitore-figlio, può essere utilizzato lo strumento del disegno (o di altra forma artistica) per facilitare la relazione.
L’intervento Sistema Spazio Giallo di Bambinisenzasbarre negli istituti di Matera e Napoli, è realizzato con il fondamentale sostegno dell’8 per Mille della Chiesa Valdese, che ringraziamo.